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Italo Moscati, Federico Fellini e la loro "Via Veneto"


Italo Moscati, Federico Fellini e la loro
Materiale d'archivio Rai, dell'Istituto luce, dei Cinegiornali, insomma un lungo montaggio di 85 minuti per raccontare la strada che più di ogni altra racconta la Roma e l'Italia degli anni 50 e 60; Via Veneto.
"Via Veneto Set": la strada, il cinema, la vita è il documentario di Italo Moscati prodotto da RaiSat Cinema, Luce e Rai Teche e presentato alla Casa del Cinema di Roma insieme al libro dello stesso autore "Fellini & Fellini".

Italo Moscati, partendo dal vertice della parabola, torna a raccontare la celebre strada romana e i suoi legami con il cinema a partire dal dopoguerra con due figure che più delle altre riappaiono a tracciare la storia: Vittorio De Sica prima e Federico Fellini poi. De Sica è un precursore di Via Veneto come set cinematografico; già nel 1937 ne "Il Signor Max", aveva usato l'edicola all'angolo della strada. In seguito ha, poi, realizzato "Sciuscà" e "Il Conte Max" con Alberto Sordi. Insomma la sua figura coniugava il cinema (prima industria della capitale) con la vita sociale di alto livello.
Federico Fellini, aveva vissuto gli anni in cui Via Veneto era un semplice luogo di ritrovo per artisti (o aspiranti tali) e gente di cultura, dove ai tavolini dei bar nascevano idee, storie e progetti ben prima che arrivassero i fotografi. Da quell'ambiente, a metà degli anni '50, Fellini aveva assorbito lentamente le tracce che lo avrebbero portato a realizzare "La Dolce Vita", romanzando e raccontando gli aspetti più adatti al grande schermo, ma che nella realtà di quella strada raramente erano fino ad allora accaduti. Il film decretò la fine di Via Veneto come luogo di ritrovo per i romani semplici e la trasformò in una vetrina da gossip come l'abbiamo intesa fino a oggi.

Il documentario di Italo Moscati scorre via nella ricchezza delle immagini di repertorio, e nella voluta povertà di testimonianze e ricordi di oggi (amarcord...), camminando solo accompagnato dal racconto narrato dalla voce di Francesco Pannofino. Anche le interviste sono d'epoca (le più recenti risalgono ai primi anni 80), utili per la loro spesso involontaria ironia, ma che poco aggiungono al racconto, tutto dell'autore.

Come già accennato, insieme al documentario Italo Moscati ha presentato il suo libro "Fellini&Fellini", che a novant'anni dalla nascita narra il viaggio da Rimini a Roma ("inquilino a Cinecittà") dell'uomo che, allergico agli addii, non avrebbe mai voluto scrivere la parola "fine" in fondo ai suoi film.

23/01/2010, 14:52

Stefano Amadio