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"Amore 14": gli adolescenti secondo Federico Moccia


Il film di Federico Moccia, in sala dal 30 ottobre 2009, è un'opera indirizzata ad un pubblico di giovanissimi, un film commerciale utile a dare ossigeno all'asfittica industria cinematografica italiana.


"Amore 14" ha il pregio di far nascere due speranze. La prima è che di film commerciali come questo se ne facciano decine in Italia, perché c'è bisogno di portare gente al cinema di fare cassa, di dare ossigeno a una industria sempre più asfittica. Nonostante tutto. Nonostante nel film gli spot siano continui e invadenti, mostrati e nascosti e tutto sia un incessante invito al consumo come unica attività e senso della vita. Nonostante nel film non ci siano mai mezzi termini, mezze misure, la vita insomma, con la giovane protagonista che ride e sorride per il 90% del tempo, e piange per il 15% (lo so fa più di 100 ma giuro ci riesce), senza mai un momento dedicato alla normalità, alla vita insomma.

Il film di Federico Moccia è dichiaratamente indirizzato ai giovanissimi. E da qui la seconda speranza: che i giovani e giovanissimi non si riconoscano nei personaggi del film, che non li emulino, che li considerino come i Power Rangers o Mister Bean, intrattenimeto puro, due risate, un reset delle ultime due ore di memoria e via a fare cose serie; le cose serie della loro età, ma cose serie. L'inconsistenza dei personaggi e la bassezza delle situazioni scritte da Federico Moccia (la ricerca del punto G nella vasca della quattordicenne è da VM 18) per "Amore 14" sono così diseducative che fanno rimpiangere le parate Nord Coreane (o del ventennio, scegliete voi). Per i veri quattordicenni, sia chiaro, non sarà facile fare “la fotografa”, “lo scrittore”, “l'attrice” come sperano i vari Caro, Alis, Massi e Gibbo o “Rasti Geims”; sarà più probabile che finiranno sciocchi, scollacciati e lampadati come la mamma della ragazzina ricca. Il film è ben girato, gli attori, quasi tutti al debutto, sono indovinati e sufficientemente professionali. Brava Pamela Villoresi (che a 14 anni studiava al Metastasio di Prato e a 16 lavorara in teatro con Missiroli) nel ruolo della mamma e Pietro De Silva in quello di un papà che come sempre strilla e non conta niente. "Amore 14" uscirà il 30 ottobre 2009: andatelo a vedere l'industria ne ha bisogno.

26/10/2009, 16:13

Stefano Amadio