Fondazione Fare Cinema
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I vincitori della 6. Edizione del "Premio Collio"


I vincitori della 6. Edizione del
Sono stati assegnati i premi della 6. Edizione del Premio Collio, manifestazione dedicata alla ricerca scientifica e alla collaborazione tra il mondo vitivinicolo friulano e il mondo delle università che quest’anno ha allargato la propria sfera d’azione al mondo cinematografico grazie al Premio Collio Cinema.

Condotta dall’attore Enrico Cavallero, la cerimonia è stata presieduta dal Presidente Consorzio Collio, Patrizia Felluga e dal presidente della Transemdia SpA Boris Peric che assieme a Giuseppe Piccioni, Federico Poilucci e Marco Primosic hanno consegnato i seguenti premi:

Premio Miglior Articolo Giornalistico-Divulgativo
Roberto Spera per il suo articolo “Una riflessione sul Collio” pubblicato sul sito www.cucinaecantina.it
Motivazione: Il suo lavoro di pubblicista è un omaggio alle fatiche e alla passione delle genti del Collio nel fare il vino e alla loro intuizione nell'interpretare al meglio questo prodotto straordinario. Roberto Spera, giornalista ed enogastronomo, è stato conquistato dal Collio che egli definisce " luogo di magia, dove l'uomo e la terra hanno trovato la perfetta simbiosi." Un amore a prima vista che dura da anni e che, con i suoi articoli e libri , lo ha portato a percorrere un itinerario affascinante che permette al lettore di conoscere il vino di qualità prodotto nel Collio, "che pur in una diversità espressiva molto evidente da cantina a cantina, riesce a conservare un tratto caratteristico che lo lega indissolubilmente a questo territorio". Spera insomma nei suoi scritti racconta con arguzia la perfetta simbiosi raggiunta fra il Collio e i suoi vini, e lo fa attraverso le storie, gli aneddoti dei protagonisti di questi luoghi che hanno segnato una nuova via nella viticoltura pur nel rispetto profondo dei valori e dell'identità storica e culturale di questa terra generosa.

Premio all’Innovazione Tecnologica alla Tesi di Laurea
Etjen Bizaj dell’Università di Lubiana, Facoltà di Biotecnologie, dal titolo “The influence of grape juice composition on the alcoholic fermentation course
Motivazione: La tesi si presenta completa nella sua organizzazione, ben scritta, corredata di tabelle e grafici con didascalie corrette, bibliografia aggiornata. L’argomento della tesi riguarda analisi chimiche svolte al fine di valutare l’influenza della composizione del mosto sull’andamento della fermentazione alcolica. Sono stati analizzati vari composti considerati importanti per l’ottenimento di un vino di qualità. Queste analisi sono riuscite a individuare alcuni punti importanti quali: l’utilizzo di lieviti selezionati risulta migliore; l’uva, proveniente da vendemmie tardive riesce a minimizzare differenze e eventuali difetti nel vino che talvolta si verificano con l’utilizzo di lieviti autoctoni; i mosti d’uva, provenienti dalle vendemmie più tardive, hanno composizione chimica migliore per conseguimento di buone “performances” fermentative. Nel complesso la tesi è di livello molto buono.

Premio Cinema
Alfredo Covelli di Roma per il soggetto "Nonna si deve Asciugare
Motivazione: Questa piccola storia restituisce, con beffarda ironia, una commedia di quotidiana grettezza senza mai perdere in leggerezza. Il racconto, con una vena di humour nero, esprime una sua compiuta armonia drammaturgica. Le immagini risultano vivide e i personaggi sono tratteggiati – nei gesti e nella personalità – con rapida esattezza.

Menzioni Speciali
Massimo De Angelis (Roma) per “Sete
Motivazione: Per la scrittura partecipe e l’umanità dei personaggi. Il soggetto si fa apprezzare per la sapiente fusione di elementi nostalgici e affetto verso i personaggi. Il ruolo della memoria, il ricordo della guerra e il dolore della vita che passa esprimono una consapevolezza lodevole nei confronti dell’ambiente descritto e della sua lunga storia.
Riccardo Sabbadini (nato a Pordenone ma residente a Udine) per “Pensioni
Motivazione: Per l’originale struttura narrativa e per la capacità di fondere la descrizione del territorio con la tradizione del film noir. Il lavoro presenta una sorprendente maturità stilistica e una capacità fuori del comune nel tratteggiare in poche righe personaggi al tempo stesso funzionali all’intreccio e efficaci dal punto di vista della narrazione.

14/06/2009, 18:04

Simone Pinchiorri