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Mostra di Venezia 2008: report 30 agosto
/ Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek


Mostra di Venezia 2008: report 30 agosto / Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek
la scena della violenza (Mastandrea e la Ferrari)
OGGI PRIMO FILM ITALIANO IN CONCORSO ALLA 65esima MOSTRA DEL CINEMA

Ferzan Ozpetek – Un giorno perfetto


Lido di Venezia, 30 agosto.
Grande partenza oggi per il cinema italiano, con Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek, prima opera in concorso.

Nel clima sobrio e austero che si respira al Lido (soprattutto rispetto a qualche precedente edizione) dovuto anche all'assenza delle più grandi majors americane, il cinema italiano occupa un posto importante nella kermesse veneziana.

Alla conferenza stampa hanno partecipato gli attori principali del film (oltre, naturalmente al regista): Isabella Ferrari, Valerio Mastandrea, Stefania Sandrelli, Monica Guerritore e Nicole Grimaudo, ma il cast è ancora più ricco e comprende, tra gli altri, Milena Vucotic e Angela Finocchiaro.

La storia si svolge nell'arco di 24 ore (da qui il titolo) e racconta l'amore violento e malato che lega i due protagonisti Antonio ed Emma, interpretati dalla Ferrari e da Mastandrea, fino alla tragedia finale.
La vicenda raccontata da Ozpetek assomiglia molto ad una delle storie di cronaca nera che siamo ormai abituati ad ascoltare quasi ogni giorno.

Il regista de Le fate ignoranti e Saturno Contro ha deciso, cosa inusuale per chi fa cinema d'autore, di trasformare in immagini il romanzo omonimo di Melania Mazzucco.
Ozpetek ha raccontato in conferenza stampa di essere stato dapprima scettico davanti a una sceneggiatura non sua, ma di aver poi accettato entusiasta l'offerta di Domenico Procacci dopo la lettura del copione, salvo poi accorgersi di avere due copie del romanzo nella sua libreria.

Il film è violento (complice una Roma cupa e piovosa che fa da sfondo) e tragico sotto molti punti di vista, e rappresenta un cambio di rotta del regista orientato, di solito, verso sentimenti meno catastrofici, se pur complicati e intensi.
Sembra che le opinioni e i giudizi siano contrastanti: c'è chi lo giudica già un cult e chi, invece, lo ha osservato con maggior distacco e sguardo più severo (a fine proiezione c'è stato un fragoroso applauso ma anche qualche fischio).

Mastandrea ha spiegato in conferenza stampa di essersi calato totalmente nel suo personaggio, cercando di capire la violenza cerebrale – la più difficile da riconoscere – del poliziotto che interpretava e, soprattutto, di voler rispettare chiunque subisca davvero violenza, opinione condivisa da Isabella Ferrari e dagli altri attori.
Valerio Mastandrea ha anche cercato di stemperare il clima serio che si è creato attorno alla storia, dicendo che “fare un film è sì una cosa seria, ma non poi così seria da autocelebrarsi e che chi fa cinema deve sempre essere in grado di riportarsi al giusto posto” e lasciandosi andare a un paio di battute scherzose.

Intensa la sequenza della violenza di Mastandrea alla Ferrari. Il film offre lo scorcio di una Roma permeata da sacrificio, solitudine psicologica e degrado e di storie in cui predomina la passione e il dramma dell'impossibilità di amare, come ha detto lo stesso Ozpetek.

Grandissime Stefania Sandrelli e Monica Guerritore, due icone femminili del nostro cinema. La Guerritore ha spiegato di riconoscersi nel suo personaggio come sguardo narrante e spettatrice ideale della vicenda, ovvero del film.
La Ferrari, lo ricordiamo, è anche interprete de Il Seme della discordia, del regista napoletano Pappi Corsicato, in programma nei prossimi giorni.

Un giorno perfetto, prodotto da Fandango, sarà nelle sale italiane a partire da venerdì 5 settembre.

30/08/2008, 19:22

Claudia Verardi