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Berlinale 2008: Report 15 febbraio


Alla Berlinale arrivano anche "Corazones de Mujer" di Davide Sordella e Pablo Benedetti e "La Terramadre" di Nello La Marca.


Berlinale 2008: Report 15 febbraio
una scena del film "Corazones de Mujer"
Arriva alla Berlinale, nella sezione Panorama, “Corazones de Mujer” (di Davide Sordella e Pablo Benedetti), un film atipico per la decisione dei due autori di non scrivere una sceneggiatura, ma di affidarsi agli eventi ed alle personalità dei due protagonisti, Aziz Ahmeri (Shakira) e Ghizlane Waldi (Zina). Per la regia, i due autori hanno deciso di usare un nome collettivo, Kiff Kosoof, che in arabo significa "eclisse". Il film è strutturato su un viaggio da Torino a Casablanca, a bordo di una vecchia Alfa Romeo spider. Shakira è un transessuale marocchino, Zina è una ragazza marocchina promessa sposa ad un uomo imposto dalla propria famiglia. Il motivo del viaggio è una operazione chirurgica che farà tornare Zina a “chilometri zero”, ovvero la farà sembrare ancora vergine al suo sposo. Durante il viaggio, i due protagonisti parleranno delle loro storie e si confronteranno sul tema della sessualità. Dopo la proiezione, CinemaItaliano.info ha filmato l’incontro in sala con il cast.

In mattinata c’era stata la proiezione di “La Terramadre” (di Nello La Marca), nella sezione Forum. Il film è stato prodotto dal Comune di Palma di Montechiaro (AG) e racconta l’attaccamento di Gaetano (un ragazzo diciottenne) per la propria terra. Il padre vorrebbe portarlo in Germania, dove ha intenzione di aprire un bar, ma Gaetano preferirà rimanere nel suo paese di origine, nonostante la miseria e la mancanza di prospettive. Parallelamente, il film racconta anche la storia di Ali, un migrante riuscito a raggiungere la riva dopo il naufragio della nave di clandestini che lo trasportava, che finirà per essere sfruttato come lavoratore clandestino dal boss del paese. Le vite di Gaetano ed Ali si incontrano quando Gaetano trova lavoro come contabile per l’attività del boss. Gaetano finirà per denunciare l’attività ed intimerà Ali a scappare. Durante l’incontro con il pubblico (che per motivi tecnici non siamo riusciti a filmare), il regista Nello La Marca sottolineerà come nel finale del film manchi la speranza. Gaetano dopo il suo gesto è condannato ad una vita difficile, Ali è costretto a vagare per una terra povera che non ha niente di buono da offrigli.

16/02/2008

Daniele Baroncelli