Fondazione Fare Cinema
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Mare Chiuso


Regia: Stefano Liberti, Andrea Segre
Anno di produzione: 2012
Durata: 60'
Tipologia: documentario
Genere: sociale
Paese: Italia
Produzione: Zalab; in collaborazione con Jolefilm, Parthenos
Distributore: ZaLab
Data di uscita: 15/03/2012
Formato di ripresa: HDV
Formato di proiezione: colore
Titolo originale: Mare Chiuso

Recensioni di :
- MORANDO MORANDINI - Il "romanzo" di Giordana e "Mare Chiuso"
- Il "Mare Chiuso", purtroppo, è proprio il nostro

Sinossi: A partire dal marzo 2011, con lo scoppio della guerra, molti migranti e profughi africani hanno iniziato a scappare dalla Libia. Alcuni si sono rifugiati nei campi profughi al confine con la Tunisia, altri sono riusciti a raggiungere via mare le coste italiane. Molti di loro furono vittime delle operazioni di respingimento attuate a partire del maggio 2009 dalle pattuglie congiunte italo-libiche; in seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi, infatti, le barche dei migranti intercettate in acque internazionali nel Mediterraneo venivano sistematicamente ricondotte in territorio libico, dove non esisteva alcun diritto di protezione.
Nel documentario sono i profughi africani a raccontare in prima persona cosa vuol dire essere respinti. Per incontrarli siamo stati al confine libico-tunisino, al campo profughi di Shousha, e in due centri per richiedenti asilo (C.A.R.A.) nel sud Italia.Le loro interviste costituiscono il corpus principale del documentario, insieme all’udienza del processo contro l’Italia alla Corte Suprema dei Diritti Umani di Strasburgo, dove una ventina di respinti, tra cui uno dei nostri intervistati, hanno presentato ricorso.

Sito Web: http://www.zalab.org/newsite/it/documentari/mar...

Ambientazione: Libia / Tunisia

"Mare Chiuso" è stato sostenuto da:
Open Society Foundations


Libro sul film "Mare Chiuso":
"Mare Chiuso Libro + DVD"
di Stefano Liberti, Andrea Segre, 80 pp, 2013
Contenuto extra del DVD: il documentario "I Nostri Anni Migliori"
Fra il 2009 e il 2010, grazie agli accordi del governo italiano con la Libia di Gheddafi, oltre duemila migranti africani vennero intercettati nelle acque del Mediterraneo dalla marina e dalla polizia italiana e respinti in Libia, dove la polizia esercitava indisturbata abusi e violenze. Oggi, dopo la caduta del regime, quei migranti vivono nei campi profughi della Tunisia, dove gli autori del documentario li hanno incontrati: attraverso immagini esclusive girate sui barconi e drammatici resoconti in prima persona, Mare chiuso offre la testimonianza della complicità dell’Italia in una scandalosa violazione dei diritti umani.
Un implacabile documentario di denuncia che in questi mesi – con più di 300 proiezioni in giro per l’Italia – ha contribuito a tenere vivo il dibattito su un tema che non accenna, purtroppo, a perdere la sua attualità. Nel libro che lo accompagna, ulteriori approfondimenti vengono dalla voce degli autori, e degli attivisti e dei legali impegnati nel cercare giustizia per le vittime della vicenda.

prezzo di copertina: 15,00


Note:
Con il patrocinio di: Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e Amnesty International Sezione Italiana.

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