Fondazione Fare Cinema
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HN - Hermann Nitsch


Regia: Daniela Ambrosoli
Anno di produzione: 2009
Durata: 52'
Tipologia: documentario
Genere: arte/biografico
Paese: Italia
Produzione: Verdeoro, Pierino Ambrosoli Foundation
Distributore: n.d.
Data di uscita: n.d.
Formato di proiezione: colore e bianco/nero
Ufficio Stampa: Studio PUNTOeVIRGOLA
Titolo originale: HN - Hermann Nitsch

Sinossi: Sopravissuto della Seconda Guerra Mondiale, che ha costantemente segnato la sua vita e la sua opera, Hermann Nitsch è ritenuto oggi uno degli artisti contemporanei più importanti del mondo. Le sue opere suscitano reazioni contrastanti per l’uso di sangue e animali macellati. Nato nel 1938 in Austria, dovette sfuggire la persecuzione cattolica e negli anni Sessanta fu obbligato a stabilirsi in Germania. Fondatore dell’Azionismo Viennese, è conosciuto in tutto il mondo per il suo Teatro delle Orge e dei Misteri (O.M.T.). Pittore, scrittore, compositore e performer, Nitsch è un artista assoluto, unico e contraddittorio; la sua opera è esposta nei musei più importanti del mondo, tra cui il Metropolitan Museum of Art e il MoMA di New York, la Tate Gallery a Londra, il Centre Pompidou di Parigi e soprattutto in due musei a lui dedicati, il Museumszentrum Mistelbach (2007) e il Museo Hermann Nitsch a Napoli (2008).
Nel documentario sono raccontate le performance e le storie di Hermann Nitsch e sono raccolte svariate testimonianze sulla vita dell'artista.

Sito Web: http://

Ambientazione: Catello di Prinzendorf (Austria) / Vienna (Austria) / Graz (Austria) / Napoli / Verona / Asolo (TV) / Cluj (Romania)

Periodo delle riprese: Luglio 2008 - Giugno 2009

Note:
I materiali presenti nel documentario sono tratti dagli archivi privati inediti di Hermann Nitsch, grazie al cui utilizzo il film rappresenta un ritratto intimo e unico della vita dell’artista.

"Daniela Ambrosoli, dopo aver visto molte mie mostre, i musei di Mistelbach e Napoli, e dopo aver letto molti dei miei libri, ha deciso di girare un film su di me e sul mio lavoro. Se l’ho capita bene, voleva mostrare l’uomo che sta dietro il mio lavoro. Ci è riuscita. La prima volta che ho visto il film ero molto commosso e anche sorpreso di vedere come sono diventato vecchio. Il messaggio di questo sensibile film è la sincera verità senza fronzoli né formalismi. Mi sento capito, come persona e come artista".
Hermann Nitsch


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