locandina di "Africa Nera Marmo Bianco"

Africa Nera Marmo Bianco


Regia: Clemente Bicocchi
Anno di produzione: 2011
Durata: 77'
Tipologia: documentario
Genere: sociale
Paese: Italia
Produzione: Fourlab, Terence Ward
Distributore: Berta Film
Data di uscita: n.d.
Formato di ripresa: HD
Formato di proiezione: colore
Titolo originale: Africa Nera Marmo Bianco
Altri titoli: Black Africa White Marble

Recensioni di :
- AFRICA NERA MARMO BIANCO - Il Congo di ieri e quello di oggi

Sinossi: Il dittatore miliardario del Congo propone di trasferire le spoglie dell’esploratore pacifista Pietro Savorgnan di Brazzà, vissuto nel 19° secolo, dalla sua tomba ad Algeri in un mausoleo gigantesco nella capitale Brazzaville, dove la popolazione è ridotta alla fame. Una discendente italiana di Brazzà scopre la verità nascosta dietro questa spettacolare iniziativa. Violenza, corruzione e imbrogli sono al centro di questa avvicente vicenda. Per difendere gli ideali del suo antenato, Idanna Pucci sfida il regime, riuscendo a salvare il re Makoko, grande leader spirituale africano, nonché discendente del Makoko Iloo I, "fratello di sangue" di Brazzà.

Sito Web: http://

Ambientazione: Congo / Gabon / Italia

Libro sul film "Africa Nera Marmo Bianco":
"Brazza in Congo: A Life and Legacy"
di Idanna Pucci, 240 pp, Umbrage Editions, 2009
Il documentario è tratto dal dal capitolo "Journey to Congo: Speaking Truth to Power".


Note:
Nel 1880, c'erano due sentieri che portavano al cuore dell'Africa: quello di Pietro di Brazza e quello di Henry Stanley. Ahimè, il percorso di Stanley caratterizzato dalla violenza, dall' avidità e dal potere ha trionfato ed è divenuto il modus operandi dei governi nella regione del Congo. "Ma Brazza oggi è rilevante come grande protagonista dell'incontro di diverse culture" come in modo arguto indica Ed Rothstein nel New York Times (30 marzo 2009).
Italiano di nascita ma francese per istruzione, Brazza rifiutò il razzismo della sua epoca. La sua filosofia di non violenza gli permise di penetrare le foreste tropicali del Bacino del Congo, seminando fiducia lungo la strada. Nel frattempo, il suo concorrente Stanley, al servizio del Re belga Leopold II avanzava col ruggito del cannone. La colonia belga, conquistata da Stanley sul versante meridionale nasceva sotto l'egida della violenza che tutt'oggi continua. Lo Zaire chiamato così dopo l'indipendenza, ora è la Repubblica Democratica del Congo. La capitale, precedentemente Leopoldville fu rinominata Kinshasa.
Sul versante Nord del Congo, l'alleanza di Brazza con Makoko Iloo I, leader spirituale delle gente di Batéké crea la colonia francese senza spargere una goccia di sangue. La loro duratura amicizia rappresenta un momento luminoso e raro nella tragica storia dell'Africa coloniale. Emerse pacatamente nella prima decade, queste terre ora sono la Repubblica del Congo con la sua capitale Brazzaville. Nel 1905, Brazza muore misteriosamente mentre si batteva contro i voraci interessi commerciali che ha tenuto sotto scacco i popoli africani durante la loro conquista. Convinta che le autorità coloniali lo avevano avvelenato, sua moglie, francese ed aristocratica, rifiutò l'onore della sua sepoltura nel Pantheon. Ironicamente, i conflitti selvaggi che attraversano oggi l'Africa Centrale sono del tutto radicati in questi eventi.
Nel 2005, un secolo più tardi, il presidente della Repubblica del Congo audacemente annunciò il suo piano di trasferire i resti dell' esploratore pacifista Brazza dalla sua tomba ad Algeri ad un mausoleo di marmo dal valore di molti milioni di dollari eretto nella poverissima capitale del Congo, Brazzaville. Tuttavia mentre il giorno designato al trasferimanto si avvicinava, una donna si è messa sulla sua strada Idanna Pucci discendente italiana di Brazza.
Questo film, nato in quel momento, vuole narrare la posizione provocatoria di Idanna. Vuole essere un ponte tra passato e presente in cui la sua storia rivela come le regole dell'elite dominante a Brazzaville vuole possedere Brazza come un talismano magico, cercando di trasformare l'mmagine dell'uomo forte africano in un "uomo di pace". Violenza, corruzione, tradimenti e loschi traffici sono il fulcro di questo giallo tra Davide e Golia, come le battaglie di Idanna per difendere gli ideali del suo antenato e salvare Makoko, leader spirituale e discendente in vita del "fratello di sangue" di Brazza.
Nel film, l'animazione abbagliante dell'arte dei burattini porta alla luce la storia, mentre le riprese originali fatte in Congo, Gabon e Italia narrano la sua lotta per la giustizia.
Quando Idanna comprende con stupore che il vero Makoko è stato sostituito da un impostore, lei richiede la sua piena restaurazione. Ma salvare Makoko, attraverso un baratto surreale, deve essere fatto. Raccontata con ironia pungente, questa avventura ricca di tensione getta luce sul tragico passato coloniale e sull' odierno tradimento delle tradizioni in Africa Centrale che oggi imposto da regole spietate.


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