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I Talk Otherwise - Altrimenti io Parlo


Regia: Cristian Cappucci
Anno di produzione: 2015
Durata: 117'
Tipologia: documentario
Genere: arte/avventura/road-movie
Paese: Italia/Svizzera
Produzione: InClouds, Maxman Coop Societa' Cooperativa
Distributore: Microcinema
Data di uscita: n.d.
Formato di ripresa: HD 16:9
Formato di proiezione: DCP, colore
Ufficio Stampa: Ind.A.co. Collettivo Autori Indipendenti / Serena Viola
Titolo originale: I Talk Otherwise - Altrimenti io Parlo

Sinossi: I Talk Otherwise è un film che percorre l’Europa lungo lo sguardo del Danubio, da Ovest a Est, dal Capitalismo al Comunismo, dalla Foresta Nera al Mar Nero, scorrendo tra le mescolanze, le fratture e le contraddizioni delle terre che il grande fiume attraversa. Come un road movie si muove dalle sorgenti in Germania, passando per Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Bulgaria, Romania - fino a sfociare nel Mar Nero a confine con l'Ucraina.
Il singolare e multiforme punto di vista del Danubio, con lo sguardo distintivo del suo carattere, diviene un’inconfondibile guida elusiva, trascinandoci e abbagliandoci tra le sembianze e le meraviglie di quei luoghi. Nonostante le acute differenze di volti, lingue e contesti porta a conciliare identitaà e visioni apparentemente distanti.
Il fiume raggiunge e poi abbandona tutti i personaggi che si riflettono con le loro sensibilità nel suo specchio universalmente caratterizzante. Flora, fauna e architettura giocano un ruolo essenziale, assumendo un forte valore simbolico. Lo stesso susseguirsi delle stagioni - estate, autunno, inverno, ciascuna con i suoi svariati orizzonti cromatici - è emblema allegorico del tragitto compiuto tra le spire ideali dell’uomo moderno. Si riescono così a scrutare, tra nostalgie e simbologie, le metamorfosi che hanno catalizzato il passaggio dalle ideologie egemoniche del Novecento a un presente ricco di insegne e tecnologie.
Scandagliando le tracce della tradizione nella loro riservatezza, laddove si contrappongono alla tracotante modernità, il fiume scorre verso il suo futuro e ci accompagna alla scoperta del nostro passato. Il Mar Nero si rivela un ritorno all’origine, un “meta-finale” in un viaggio a ritroso che riporta a galla un nebbioso e primordiale deserto d’acqua dove sgorgano gli orizzonti dell’uomo contemporaneo.

Sito Web: http://www.italkotherwise.eu

Ambientazione: Breg/Brigach/Donau, Foresta Nera (Germania) / Ulm (Germania) / Regensburg (Germania) / Passau (Germania) / Vienna (Austria) / Bratislava (Slovacchia) / Budapest (Ungheria) / Vukovar (Croazia) / Belgrado (Serbia) / Djerdap (Serbia) / Ruse (Bulgaria) / Giurgiu (Romania) / Cernavoda/Braila/Tulcea (Romania) / Delta/Sulina/Mar Nero (Romania)

Note:
L'ITINERARIO
> l’origine ama nascondersi: la disputa delle tre fonti -Breg/Brigach/Donau, Foresta nera, Germania
> l’acqua diventa aria poi cade: per la salita agli ideali le religioni si rincorrono - Ulm, Germania
> pensieri, spazi, individui isolati: nella meccanica dell’uomo moderno - Regensburg, Germania
> un universo di stelle: lo spettacolo della fede tra TV, scienza e credenza - Passau, Germania
> il labirinto dei sogni: visioni dal taxi nell'ipnosi del crocevia metropolitano - Vienna, Austria
> la Cortina di Ferro: l’Ovest diventa Est, l’orizzonte dietro la frontiera - Bratislava, Slovacchia
> la direzione del tempo: libertà e illusioni tra capitalismo e comunismo - Budapest, Ungheria
> il tramonto della memoria:l’incendio dei Balcani, fumi e ombre dal Novecento - Vukovar, Croazia
> pensieri nati camminando: passato e futuro in un fiume di contraddizioni - Belgrado, Serbia
> la resistenza delle acque: il destino della corrente alle Porte di Ferro - Djerdap, Serbia
> il risveglio: di nebbia in nebbia la chiarezza aumenta - Ruse/Giurgiu, Bulgaria/Romania
> l‘attesa della foce: bisogna aver fede per vivere in questi luoghi - Cernavoda/Braila/Tulcea, Romania
> il mare è l’inganno: necessità e miraggi in un deserto d’acqua - Delta/Sulina/Mar Nero, Romania


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